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  Unexpected Booklet  
   
 
Album
   
 
OLEN CESARI   1. Csàrdàs Monti - Ungheria
2. Anema e core - Italia - feat. L. Dalla e S. Cammariere
3. A Kanë Ujë Ato Burime - Albania - feat.Elsa Lila
4. Dervish - Turchia
5. Dreamtime - Australia- feat. Tony Levin
6. Kalinka - Russia
7. Sweet Georgia Brown - USA - feat. Fabrizio Bosso
8. Shaka - Costa d'Avorio - feat. Jack Tama
9. Hava Nagila - Israele
10. Libertango - Argentina
11. Águas de Março - Brasile – feat. Rosalia De Souza
12. Guantanamera - Cuba - feat. Shama Milan
13. Om Namah Shivaya - India - feat. Massimo Di Cataldo
UNEXPECTED
 
Unexpected - Olen Cesari
 
Itunes Amazon
 
   
 

“UNEXPECTED” il primo album di OLEN CESARI

 
 
Un viaggio musicale intorno al mondo.
 
     
 
featuring:  Lucio Dalla, Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso, Elsa Lila
 
 
Massimo Di Cataldo, Tony Levin e Rosalia De Souza
 
 
 
 
“Unexpected”, il primo cd di OLEN CESARI, estroso violinista, è davvero una inattesa e piacevole sorpresa. Ascoltandolo si ha la immediata sensazione che spesso si prova da bambini quando si fa ruotare il mappamondo e si fissa il dito in un punto, fantasticando con la mente su posti sconosciuti, su luoghi incantati e lontani, su viaggi immaginari al galoppo della fantasia.
 
 
 
 
Lo stesso Olen, visto più volte in  meravigliosi concerti con il suo quintetto, è un personaggio che sembra uscito da un mondo fiabesco, un po’ folletto, un po’ mago, angelo, zingaro, gitano… certamente un violinista generoso, che suona con il cuore, con incantevole virtuosismo e senza tecnicismi forzati, donando suggestioni spesso oniriche, a volte liriche, con improvvisi sobbalzi di ritmi quasi “indiavolati”….trascinanti e talentuosi. Tutto vibra, saltella, danza in lui. Sfiora la genialità, Olen Cesari, si colloca in una magica sfera musicale di cristallo da cui può emergere di tutto, è sorprendente, inclassificabile, fuori da ogni connotazione filologica.
 
 
 
 
Questo disco, assolutamente e volutamente corale, è un viaggio. E del viaggio direi quasi “estremo”, possiede tutte le sfaccettature. E’ un percorso che segue il filo della mente e della memoria e non una strada tracciata su una mappa. Ha la bellezza della disomogeneità, dell’indistinto passaggio da una terra all’ altra, da un popolo all’ altro, da una umanità all’ altra, cogliendone tutte le espressioni culturali e musicali. E’ un viaggio senza bussola e senza valigie, un andare con il sacco a pelo in spalla e la libertà di volare con la mente in ogni dove, senza preoccuparsi di distanze o confini.
 
 
 
 
Nove brani classici e della tradizione più quattro originali tracce inedite, composte dallo stesso Olen (che ha curato anche gli arrangiamenti), ci portano a toccare varie nazioni del mondo. Forse le più care al musicista. Quelle che abitano in lui come tante anime che danno spessore alla sua musica. Ungheria, Italia, Albania, Turchia, Russia, Stati Uniti, Costa D’ Avorio, Israele, Argentina, Brasile, Cuba, India… un vero e proprio caleidoscopio di incursioni nel cuore di queste terre, esplorate con partecipazione e attraverso l’ apporto di voci e musicisti di altissimo profilo.
 
 
 
  Tra le perle assolute del disco, l’Italia, con “Anema e core”, canzone classica del repertorio napoletano di Salvatore D’ Esposito. Olen l’ha trasformata in un capolavoro di rara bellezza, avvalendosi del pianoforte lirico, vibrante e animistico di Sergio Cammariere e della voce ispirata di un sorprendente Lucio Dalla in grande forma. Non lascia indifferenti questo brano dove il violino, si fa suadente contrappunto, in un atipico trio di alta classe che traccia una nuova rotta per questa canzone già così nota.  
 
 
 
E poi, andando avanti e immaginando paesaggi e passaggi, con la bella voce di Elsa Lila, ambasciatrice della canzone albanese, Olen Cesari tocca la sua terra d’origine, l’Albania.
 
 
 
 
Molto gradevole, di forte impatto e scoppiettante è il brano che ci porta negli Stati Uniti,  “Sweet Georgia Brown” - dove un ospite d’eccezione, Fabrizio Bosso, con la sua tromba straordinaria duetta con il violino di Olen dando vita ad un charleston davvero strepitoso, che incanterà tutti gli amanti del jazz classico.
 
 
 
 
Struggente anche la versione di “Libertango” del grande compositore argentino Astor Piazzola, che si connota per sonorità particolarissime, dove i gemiti del violino di Olen si accompagnano e si librano in volo insieme al bandoneon di Daniele Di Bonaventura.
 
 
 
 
I musicisti e le voci che viaggiano insieme ad Olen Cesari da un universo all’altro sono di grande spessore: oltre ai già citati illustri ospiti, la splendida voce di Rosalia De Souza, in “Aguas de Março”” di Carlos Jobim, Shama Milan, Massimo di Cataldo, Tony Levin, un nucleo di musicisti tra i migliori oggi in circolazione quali Luca Bulgarelli al contrabasso, Amedeo Ariano alla batteria, Michele Ascolese alla chitarra, Simone Haggiag, Shama Milan, Bruno Marcozzi e altri. Strumentisti di valore che si cimentano in sonorità diverse, che connotano di note anche esotiche e con strumenti della tradizione culturale dei luoghi “visitati”, i ritmi di tutte le nazioni esplorate.
 
     
  Quello che emerge ed è in primo piano è la grande versatilità di Olen Cesari, la sua cangiante e fantasiosa capacità di suonare di tutto e con tutti, passando dal ritmo ungherese e frenetico che apre l’ album a pennellate delicatissime e poetiche , come in altri brani presenti nel lavoro. Un musicista eclettico, completo, che, pur essendo al suo primo cd e nonostante la sua giovane età, ha vent’ anni di prestigiosa carriera alle spalle, con collaborazioni importanti anche a livello internazionale, numerosi premi e riconoscimenti . Olen è nato con la musica che gli circola fremente nelle vene ed una grande capacità improvvisativa. E soprattutto, con una leggerezza ed una umiltà di fondo che rende grande, umana, passionale, dolcissima e sincera, ogni nota che magicamente si sprigiona dal suo violino, un violino che è soffio della sua anima, quasi un prolungamento del suo stesso essere.  
 
M.P.G